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22/12/230
Backstage di Cage Before Christmas. Le telecamere sono ancora a caccia di scoop nei corridoi dell’arena romana e sembrano pure aver trovato qualcosa. Dopo il match titolato conclusosi da poco, che lo ha visto confermarsi come Double Champion, l’inglese ha dovuto prestarsi ad alcune cure per via della ferita riportata al volto. Il processo adesso sembra concluso e il rattoppato wrestler, seduto su un lettino, guarda davanti a sé, intento a confabulare con Marguerite.
AL: Direi che possiamo fare un bel funerale alle nostre speranze per una rinascita spirituale e morale di Kenta Shibata.
Lahart si gira verso la francese
AL: La fai tu l’omelia?
A giudicare dall’espressione di risposta, la battuta sembra non aver riscosso il successo che probabilmente (non) meritava.
MC: Neanche se mi paghi.
AL: E dai, lasciami almeno sdrammatizzare un poco. Il bilancio, titoli a parte, è disarmante. Una piattaforma d’alto livello offerta e impiegata inutilmente, una serie di insulti gratuiti e il mio sangue dato in dono a un imbecille.
Lahart sospira.
AL: Alla luce di tutto ciò, non riesco neanche a vedere neanche questa ferita come un taglio in volto. Al massimo è un’offesa, un occhio nero cui devo assolutamente porre rimedio.
MC: Non adesso.
AL: Non adesso?
MC: No, non è il momento. L’hai detto tu stesso che un eccesso di zelo costringe quasi sempre all’errore, figurati se è alimentato dall’orgoglio. Gli hai già concesso la tua compassione, poi la tua saggezza, la tua pazienza e il tuo sangue. Ha avuto abbastanza. Sei ancora il double champion, è questo che conta più di ogni altra cosa.
Colpito nel vivo da questa ramanzina, l’inglese si passa una mano sul volto, per poi annuire, a malincuore.
AL: Non vorrei proprio ammetterlo, mai hai ragione…
MC: Come ti ho già fatto notare, è una cosa che tende ad accadere. Sarò sempre qui per evitare che tu ti perda di nuovo, guidandoti sul sentiero giusto ogni volta che ne avrai bisogno, nelle parole e nei fatti, esattamente, letteralmente, come stasera. Tanto ho promesso, tanto avrai. E poi, c’è qualcosa di più importante a cui pensare in vista della Global Rumble. Un’ultima catena, ricordi?
AL: One last chain, sì.
Aaron torna poi a rivolgersi alla sua interlocutrice.
AL: Comunque, a proposito di fatti, hai in mente qualcosa?
La wrestler francese sorride.
MC: Oh, sta tranquillo, ho qualche idea, basta solo aspettare la giusta occasione, appunto. Non ho fatto che una piccola parte del mio dovere fino ad ora.
Camera Fades.
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